Gli scioperi del marzo in Lombardia

Gli scioperi del marzo in Lombardia

In Lombardia, lo sciopero del marzo 1944 coinvolge migliaia di lavoratori. A Milano e provincia lo sciopero è totale: Sesto San Giovanni, ad esempio, aderiscono tutti i grandi stabilimenti, tra cui Breda, Falck, in citta si fermano la Pirelli e l’Alfa Romeo. A Monza, lo sciopero inizia alla Hensenberger e alla Singer, ma viene represso con violenza dai fascisti e dai tedeschi. Si sciopera a Varese dove si fermano 1800 lavoratori della Cemsa. A Legnano entrano in sciopero le aziende più importanti come la Tosi e la Wolsit; Nel pavese lo sciopero coinvolge 473 dipendenti del Calzificio Giudice. A Como si ferma la Tintoria Comense. A Lecco lo sciopero è totale il 7 marzo. A Bergamo si fermano la Dalmine, la Caproni e il canapificio di Fara d’Adda. A Brescia il 2 marzo si ferma la Breda e soprattutto la OM per la prima volta in vent’anni di fascismo fermava la produzione nel cuore del risorto regime. Anche gli operai Lodigiani – appena giunta la notizia di quanto stava avvenendo a Milano – scesero in agitazione e parteciparono alle proteste con fermate improvvise del lavoro, con brevi assemblee o abbandono degli stabilimenti; tuttavia non si raggiunse la grande mobilitazione avvenuta a Casalpusterlengo il 7 gennaio 1944.

Gli scioperi del marzo 1944 rappresentano una tappa fondamentale nella storia della Resistenza italiana. Dimostrano la forza e la determinazione del popolo italiano nel lottare per la libertà e la democrazia.

Ecco alcuni approfondimenti sugli scioperi in Lombardia:

  • 5 gennaio 1944: Viene costituito il Comitato segreto di agitazione per il Piemonte, la Lombardia e la Liguria, che indice lo sciopero generale per il 1° marzo.
  • Febbraio 1944: Le forze antifasciste intensificano il lavoro politico e organizzativo, diffondendo volantini e potenziando le reti clandestine nelle fabbriche.
  • 1° marzo 1944: A Sesto San Giovanni, lo sciopero è totale. Scioperano anche gli operai del Corriere della Sera, bloccando la pubblicazione del giornale.
  • 2-4 marzo 1944: Lo sciopero si estende da Milano alle altre città lombarde. A Monza, lo sciopero viene represso con violenza.
  • 8 marzo 1944: Lo sciopero termina per volontà del Pci, che aveva registrato la stanchezza da parte degli operai.

Gli scioperi del marzo 1944 hanno avuto un impatto significativo sulla storia italiana. Hanno dimostrato la capacità del popolo italiano di opporsi al regime fascista e hanno contribuito a preparare la Liberazione del 25 aprile 1945.

Consulta il database sugli scioperi realizzato da Istoreto, Fondazione Giuseppe Di Vittorio e Anpi
http://www.cronologiascioperi1943-1945.it/