#LAVOROERESISTENZAINLOMBARDIA - 1944: l’anno della svolta
1944: l’anno della svolta
Nell’Italia occupata dai nazifascisti il primo marzo del 1944 inizia lo sciopero delle fabbriche delle regioni del nord, ancora occupate dai tedeschi e dai fascisti, che durerà per una settimana. La fame, i bombardamenti, le condizioni di precarietà spingono le operaie e gli operai alla protesta. Una protesta vietata sotto il regime, una protesta per cui si rischia molto, moltissimo: la deportazione o la fucilazione. L’industria italiana si ferma e si fermano i preziosi componenti necessari alla guerra.
Le richieste sono semplici: la fine della guerra, l’aumento dei salari e del cibo. Ma l’obiettivo è alto: liberare l’Italia dal Nazifascismo e difendere le fabbriche dalla distruzione durante la ritirata tedesca. In Lombardia si calcolano in totale circa 350.000 scioperanti.
Nelle settimane successive la repressione dei fascisti e dei tedeschi sarà tremenda. Molte le operaie e gli operai arrestati e deportati in Germania. Molti non torneranno più a casa.
Nella mostra virtuale troverete molti racconti, immagini, voci, documenti e video. La Storia e le storie.
27 marzo 2024
Cgil Lombardia
Archivio del Lavoro (Cgil Milano)